Adeguati assetti e fattori ESG: un legame stretto ed indissolubile
Da sempre noi di ESG Solution riteniamo che sussista uno stretto legame tra adeguati assetti e fattori ESG. Questa nostra convinzione non è assolutamente infondata e nell’articolo di oggi ne daremo una prova lampante analizzando un nuovo modello di autodiagnosi rivolto alle imprese del settore edile realizzato dal CNDCEC assieme ad ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili).
Ma partiamo facendo chiarezza su cosa si intenda per adeguati assetti.
Con la riforma della disciplina della crisi e l’introduzione del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, è stato introdotto un onere di non poco conto in capo alle imprese. La nuova versione dell’art. 2086 del Codice civile (e l’art. 3 comma 2 del D. Lgs. 14/2019) impone infatti in capo all’imprenditore collettivo il dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa.
Questo obbligo ha come obiettivo principale quello di rilevare tempestivamente lo stato di crisi in modo da assumere le iniziative opportune nei tempi adeguati.
Analogo obbligo è posto anche in capo all’imprenditore individuale, che ai sensi dell’art. 3 comma 1 del D. Lgs. 14/2019 deve adottare misure idonee a rilevare tempestivamente lo stato di crisi e assumere senza indugio le iniziative necessarie a farvi fronte.
Al fine di rispondere a questi nuovi doveri dell’imprenditore (collettivo o individuale che sia), gli assetti adeguati dovranno essere istituiti preventivamente e non quando ci si trova in prossimità di situazioni di crisi o, peggio ancora, nel momento in cui la situazione di crisi si sia già verificata.
Ed è in questo contesto che si rinviene il nuovo test realizzato dal Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili in collaborazione con ANCE per favorire la valutazione del livello di adeguamento delle imprese del settore edile rispetto all’obbligo di istituire adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili.
Il test è realizzato sotto forma di questionario che tiene conto delle peculiarità del settore edile, considerando dunque la tipologia di attività (commesse pubbliche, costruzione per la vendita, commesse pluriennali, differenze geografiche e impatto sul business).
Il risultato, sotto forma di giudizio meramente orientativo, consente di prendere consapevolezza della situazione aziendale e delle criticità presenti nei propri assetti.
Dove si allaccia allora il tema dei fattori ESG?
Tra le varie sezioni del questionario, all’interno di quella dedicata agli assetti organizzativi sono presenti anche domande relative alle tematiche di sostenibilità: viene verificata in particolare la propensione a valutare i rischi connessi ai fattori ESG e la presenza o meno di un modello organizzativo 231/2001.
Quali conclusioni possiamo trarre da ciò?
Ai fini di valutare gli adeguati assetti di un’impresa emerge la necessità di analizzare anche l’atteggiamento e l’approccio dell’azienda nei confronti dei temi ESG, con particolare attenzione all’analisi, gestione e fronteggiamento dei rischi legati alla sostenibilità.
Ancora una volta la sostenibilità si intreccia con l’agire aziendale e non rappresenta qualcosa di astratto, ma un insieme di fattori che devono essere considerati concretamente e attentamente dall’imprenditore.
Noi di ESG Solution vogliamo essere i vostri alleati nel percorso aziendale di approccio alla sostenibilità. Cosa aspettate? Contattateci per una consulenza!